Un giorno parlando con un amico siamo scivolati sull'argomento.
E' meglio convivere con il rimorso di aver compiuto gesti o azioni che, col senno di poi, ci pentiamo di aver compiuto perché magari hanno provocato dolore di qualcuno a noi vicino?
O meglio vivere nel rimpianto di non aver compiuto quei gesti e quelle azioni per codardia, per paura delle conseguenze? Se è necessario più coraggio per fermarsi o per andare avanti?
Mentre discorrevamo di questo, ho pensato che in fin dei conti i rimpianti sono dei rimorsi verso se stessi.
L'immagine della nota musicale è per introdurre un brano che adoro, e che forse, me ne sono resa conto scrivendo questo post, parla proprio di rimorsi e rimpianti.
"Inciampa, piuttosto che tacere e domanda, piuttosto che aspettare"
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