domenica 8 aprile 2012

Ieri.

Ieri mia figlia ha portato la sua gattina a casa per le feste.
Non sta bene, è stata operata, e non salta e scuriosa come la volta scorsa. Ma i suoi occhietti sono sempre vigili e attenti a ciò che la circonda. Dorme molto, forse anche per effetto delle medicine che deve prendere, ma non abbassa mai la guardia. E' un vero gatto. 
Dovrei imparare da lei, dormire con un occhio solo, stare sempre all'erta e non permettere a nessuno di colpirmi. Ma ancora non ci riesco. Forse non ci riuscirò mai, non ci sono mai riuscita.

Ieri ho capito una cosa. Quando sto per allontanarmi definitivamente da te, tu lo percepisci e ti riavvicini. 
Per poi allontanarti di nuovo, subito, appena le parole si complicano. Chissà, forse ci sarà un momento in cui la tua intuizione che sto sparendo non basterà a farmi restare. O forse ti farà capire che potresti davvero perdermi e non ti allontanerai più.

Ieri la gattina di mia figlia mi ha fatto l'occhiolino, e anche queste sono piccole cose che ti riempiono il cuore. Ho sorriso.

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